LE OPERE QUI ILLUSTRATE DOCUMENTANO IL LAVORO DELL'ARTISTA
La situazione di trovarsi all'interno di una realtà operaia mi mise nella condizione di esprimere immediatamente i fatti della realtà e mi impedì di partecipare ed una concessione di "arte per l'arte". La mia nascita popolare., lontana dalla cultura del centro, mi portò automaticamente ad entrare nella visione della guerra e della realtà. Visione che permane anche nel dopoguerra: Nel 1945 facemmo un raggruppamento che si chiamò "Torrente" ed ebbe un giornale che esprimeva le nostre opinioni che furono mal recepite da alcuni dei rosaiani e dai letterati delle Giubbe Rosse: Le nostre posizioni derivavano da una partecipazione diretta della realtà e del rifiuto di una cultura, per così dire, intimistica. La susseguente astrazione classica, che deriva anche da queste premesse, non è l'astrazione milanese "formalista" che nasce e prosegue dai fattori dell'estetica pura, dell'ultima Bauhaus. Mentre il gruppo milanese è un'astrazione in senso formalista, il gruppo "Astrattismo classico" e anche il gruppo "Forma 1" nascono da un sottofondo socio-culturale diverso, da una realtà che si era vissuta durante la guerra. Questa realtà è stata la nostra matrice, non la cultura pura ma cultura che veniva direttamente dalla realtà di guerra. "Astrazione classica" e "Forma 1" hanno all'inizio un sottofondo realistico, prima la "realtà" poi la "forma": Una realtà calata in un modo popolare in espansione, e un tentativo di dare forza alle strutture di una realtà in espansione. Il modo nuovo stava nascendo e la nostra scelta era orientata verso le, forme primarie di un'arte futura in continuo divenire, non più formalismo ne populismo "- Sue opere alla casa dell'anziano Massimo Lagostina- Omegna : donazione Grassi- Spriano
|