CAPPELLETTI
"Cappelletti dipinge pittura, dentro la pittura (piani, colore, figure) guarda come uno specchio. Per dirla con una formula un poco altisonante: fa della pittura al quadrato. E col fare della pittura al quadrato, col guardare a che cosa fa la pittura nella sua struttura sotterranea, attraverso la tettonica e la tensione che la tengono su, che la esibiscono racconta di una macchia non solo ottica. Riaggancia il meccanismo del più lirico e sfuggente dei generi pittorici, cioè del paesaggio: attenzione a non intendere queste tele come paesaggi, cieli, montagne, nuvolaglie sull'orizzonte, non c'entrano. Ripeto, la pittura di Cappelletti non rappresenta, il paesaggio è tale, una figura di spazi, un dispositivo di colori, una costruzione di piani quando si rileva come ostinato, intenso rigore della mente che comincia a collocare i segni, a diffondere i colori di una mappa astratta, ideale. Paolo Fossati
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