LE OPERE QUI ILLUSTRATE DOCUMENTANO IL LAVORO DELL'ARTISTA
Conclusa l'esperienza informale, Fusi, dopo alcuni anni di riflessione e di silenzio, approda all'astrattismo geometrico, diventando una delle figure più rappresentative del concretismo in Italia. Dal 1965 fino circa la metà degli anni Settanta- periodo che coincide con il soggiorno milanese- Fusi sperimenta tutte le possibilità linguistiche del concretismo, fino alla completa oggettualizzazione della tela in forme tridimensionali. Sono di questi anni le maggiori affermazioni nazionali ed internazionali, dai "Saloni" parigini, al XX Salon di Madrid, alle mostre di Belgrado, Anversa, Caracas, New York, Chicago, fino alla grande mostra personale al Palazzo dei Diamanti di Ferrara, nel 1976, che segna la conclusione di questo secondo ciclo della sua ricerca artistica. Alla fine degli anni Settanta, Fusi torna a Firenze dove svolge una ricerca di essenzialità linguistica applicata ai valori del segno, del colore e del gesto
Vanni Scheiwiller alla presentazione mostra galleria Jacques Baruch - Chicago- 1971: ".Walter Fusi , è nato nel 1924 a Udine. Is diploma allo studio magistrale di Colle Val d' Elsa Frequenta l'Accademia di Belle Arti di Firenze- ...Gli anni 1950-1960 lavora nella sfera del movimento informale... La mostra milanese del 968, che Giovanni Accame presentò col felice titoli:Un'ipotesi segnaletica...Parafrasando le parole di Lara Vica Masini (1970) < ha superato e risolto il problema della bidimensionalità dell''immagine, che ricupera in uno spazio "antropologicamente" qualificato e al contempo Polivalente>. In breve esperimento artistico attuale, che coinvolge pittura, scultura,e architettura"
1972 Collage 70x50 |