LE OPERE QUI ILLUSTRATE DOCUMENTANO IL LAVORO DELL'ARTISTA
Aldo Passoni Scriveva... Lavorando su un dipinto come si trattasse di uno schermo che ha dietro il vuoto, Gianni Madella ha creato una interrelazione fra il quadro e l'ambiente di nuovo tipo. In esso la temporalità è recuperata mediante una spazialità in negativo in cui il macrosegno diventa dialettico rimando ad archetipi visivi e la storia soltanto un modo, una progressione di ricupero di certi segni- simboli che si compongono e che costituiscono il nostro interno modulo ripetitivo di azione. Sembra, questa di Gianni Madella, una pittura attuata mediante un'epica individuale, per saggiare ogni volta con intrepidezza, oltre il mondo delle forme che pur ce le rende riconoscibili, la quantità e l'energia che ci circonda. E' forse questo uno dei pochi casi in cui lo spazio. colore perde ogni carattere religioso contemplativo, per assumere un significato insieme segnico e immaginifico, quasi che solo per questa strada l'occhio trapassi le cortine addensate degli eventi, per aprirsi sul più chiaro mondo del subconscio
1972 dipinto su tela 100x81
1972 dipinto su tela 73x60 c.a |